La culla del caffè - Slow Tea & Coffee

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La culla del caffè

Parlando di Caffè
Se vogliamo dare una patria al caffè, questa è Sidamo in Etiopia.
La regione di Sidamo si trova nel sud dell' Etiopia, al confine con il Kenya e la Somalia, e da qui il caffè ha preso la strada verso l' oriente per mezzo dei cammellieri delle carovane dirette nello Yemen.
Sidamo è nota nel  mondo per la produzione di caffè Arabica. Qui le piante crescono spontanee e, narra la leggenda, qui un giorno il pastore Kaldi scoprì il caffè notando che le sue capre, dopo essersi cibate di alcune bacche rosse, manifestavano una certa inusuale vitalità.
Kaldi, incuriosito, assaggiò a sua volta le bacche e le trovò stimolanti. Anche un monaco giunto sul posto le assaggiò, colpito dall' euforia del pastore, e pensò d farle conoscere a tutti i monaci da lui conosciuti allo scopo di prolungare la preghiera con minor fatica.
Per molto tempo si fece uso del caffè masticandolo e non bevendolo. Per secoli le bacche vennero consumate intere o ridotte in poltiglia e miscelate al ghi, come ancora in uso nella stessa zona di Sidamo e Kaffa.
Solo nel XIII secolo si iniziò il procedimento di tostatura dei chicchi con successiva infusione che si diffuse in tuto il mondo.
In Etiopia il caffè è noto con il nome di Buna che, in realtà, è riferito al cerimoniale di preparazione più che all' infusione stessa.
Il caffè di Sidamo è un caffè di grande intensità e di buona acidità, con note speziate che ricordano il cardamomo, i chiodi di garofano, lo zenzero e note fruttate.
Il retrogusto è persistente e si presta magnificamente all' uso con il latte.
Una arabica di alta qualità, considerata un grande classico.
In Etiopia il caffè viene consumato anche in forma rituale, riservata ad amici, ospiti o durante le festività.
Il caffè ancora verde viene torrefatto su di un braciere in modo da diffondere il profumo nella stanza, quindi vengono macinati i chicchi nel mortaio.
La bollitura della polvere avviene in uno speciale contenitore in ceramica con manico, la Jebena, dotato di base sferica, collo allungato e beccuccio.
Una volta giunta a bollore, la bevanda viene versata in un altro contenitore e poi rimessa nella Jebena allo scopo di raffreddarla.
A questo punto il caffè viene servito nelle tazze, di piccole dimensioni e senza manico, utilizzando un filtro in crine per evitare la caduta dei fondi.
 
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