Hui Zong (1082 – 1135) ottavo imperatore cinese, uno dei più famosi della dinastia Song, amava vivere nel lusso, nella raffinatezza e circondato d'arte ed è famoso per aver promosso nel suo regno il Taoismo.
Egli fu poeta, pittore, calligrafo e musicista di talento. Scrisse un trattato sul tè intitolato "Il magnifico spettacolo del Tè" e vi citò la sua amata bevanda, attribuendo ai pallidi germogli il nome Bai Cha.
Nei secoli a venire, con i vari sconvolgimenti vissuti dalla Cina, le tracce di questo tè andarono perdute, tanto da far pensare che si trattasse di sola leggenda.
Quando, nel 1982, nella Contea di Anji, è stata casualmente rinvenuta una pianta di tè ricca di gemme bianche, come nei racconti antichi, si è pensato immediatamente che doveva trattarsi di un discendente della varietà originaria. Da questo cespuglio, per mezzo di talee, sono state ottenute nuove piantine che hanno costituito la rinascita del mito pur se in un appezzamento di dimensioni ridotte.
Le foglie lavorate di Anji Bai Cha sono di colore verde brillante, fini, simili a piccole lance, e molto profumate. Una dolce erbaceità mista a note fiorite, agrumate e di frutta secca.
La spiccata dolcezza e la morbidezza sono le caratteristiche che rendono l' infusione una vera festa per il palato.
Le foglie di Anji Bai Cha sono anche interessanti dal punto di vista salutistico. Uno studio del 2010 ha dimostrato che questa particolare varietà di tè contiene livelli elevati di polisaccaridi in grado di inibire l' emolisi delle cellule del sangue. Il suo consumo regolare è utile quindi per stimolare il rinnovo dei globuli rossi.
E' considerato uno dei migliori tè prodotti in Cina.